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Vacciniamoci contro l’influenza

Campagna vaccinale 2023-2024

Campagna vaccinale contro l’influenza 2023-2024: perché aderire

A pochi giorni dall’inizio della campagna di vaccinazione 2023-2024, ricordiamo che per le persone cardiopatiche è particolarmente importante vaccinarsi contro l’influenza.

 

I soggetti affetti da malattie croniche, tra cui le malattie cardiovascolari e l’ictus, sono infatti tra quelli più a rischio.

 

Per coloro che soffrono di patologie cardiache o che sono a rischio rispetto a queste condizioni, in particolare, l’influenza può aumentare la possibilità di avere un infarto o un ictus: nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare l’influenza aumenta anche di sei volte la probabilità di infarto, mentre il vaccino antinfluenzale è estremamente protettivo proprio per coloro che hanno un rischio cardiovascolare elevato (ad esempio chi ha già avuto un infarto o soffre di scompenso cardiaco).

 

La raccomandazione a vaccinarsi vale, a maggior ragione, per i pazienti più anziani: specie per gli over 65, vaccinarsi diventa fondamentale per ridurre le complicanze, i ricoveri ospedalieri e i decessi legati a questo tipo di patologie. Tanto più che i dati degli anni precedenti confermano una riduzione netta del rischio di malattia e mortalità negli anziani.

 

Vacciniamoci senza paura

Gli studi a sostegno dell’effetto preventivo del vaccino antinfluenzale nei confronti degli eventi cardiovascolari sono numerosi, e proprio per questo sono molti i Paesi – Italia compresa, come abbiamo accennato – che raccomandano la vaccinazione per la popolazione che ha una storia o è a rischio di patologie ed eventi cardiovascolari.

 

Da qualche anno, inoltre, l’indicazione a eseguire la vaccinazione nei pazienti con malattie cardiache è inserita anche nelle raccomandazioni della Società Europea di Cardiologia.

 

Quanto al timore di eventuali effetti collaterali, per cui qualcuno esita o rinuncia a vaccinarsi, va detto che i dati dimostrano che chi ha piccole reazioni è perfino più protetto rispetto a chi non le ha: i risultati di una ricerca del Brigham and Women’s Hospital dell’Harvard Medical School di Boston, pubblicati nel 2022 sull’European Journal of Hearth Failure, suggeriscono che in chi ha sperimentato reazioni di dolore o fastidio nel punto dell’iniezione si riducono di un ulteriore 20% sia la probabilità di ricovero per problemi cardiaci e/o polmonari, sia la mortalità.

 

 

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Chi somministra il vaccino antinfluenzale e per chi è gratuito

La vaccinazione antinfluenzale va rinnovata ogni anno, perché il virus dell’influenza si presenta ad ogni nuova stagione fredda in una forma diversa.

 

In Italia, a gestire la campagna di vaccinazione contro l’influenza sono le Regioni, per cui anche quest’anno è opportuno informarsi presso la propria Asl, il proprio medico di medicina generale o in farmacia su dove, da chi e quando è possibile farsi vaccinare.

 

In linea di massima, comunque, a somministrare il vaccino sono i medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna 2023-2024, i servizi di igiene e sanità pubblica, i pediatri di comunità e quelli di libera scelta, oltre alle farmacie convenzionate aderenti alla campagna.

 

Tra coloro per i quali la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e offerta gratuitamente vi sono:

  • le persone che hanno 65 anni o più;
  • i soggetti (da 6 mesi a 65 anni) affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, tra le quali le malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite.

 

Covid-19 e influenza: due vaccini per due malattie

Il Covid – ci dicono i bollettini settimanali diffusi nell’ambito delle attività di monitoraggio del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità – è ancora in circolazione. E, naturalmente, contro il Covid-19 è possibile vaccinarsi: in contemporanea con la campagna antinfluenzale 2023/24, il Servizio sanitario nazionale ha avviato una campagna nazionale di vaccinazione anti Covid-19 con l’utilizzo di nuovi vaccini adattati alle varianti Omicron XBB.1.5, diffuse attualmente.

 

Buono a sapersi, perché ormai vi è la certezza che l’infezione da SARS-CoV 2, il virus che causa il Covid-19, può coinvolgere anche l’apparato cardiovascolare. Per le persone con malattie cardiovascolari è quindi particolarmente importante anche proteggersi dall’infezione da coronavirus.

 

Ma ricordiamo che Covid-19 e influenza sono due malattie diverse: il vaccino anti Covid-19 non protegge dal virus dell’influenza e viceversa. Soprattutto per chi soffre di patologie cardiache e chi è più anziano, è dunque opportuno fare entrambi i vaccini.

 

24/10/2023
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