16/10/2025

Quarant’anni di trapianto di cuore a Niguarda: dal coraggio dei pionieri alle nuove frontiere

(cronaca divulgativa dal 59° Convegno “Cardiologia 2025”)

Di Alessandro Verde

Cari lettori, dopo un breve periodo di riorganizzazione della Fondazione De Gasperis, con la nomina del nuovo Presidente Cav. Franco Moscetti—al quale rivolgiamo il nostro più caloroso benvenuto, salutando con affetto e profonda riconoscenza il predecessore Cav. Benito Benedini—e del nuovo Consiglio di Amministrazione composto, oltre che dai Direttori delle Strutture Complesse del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare “A. De Gasperis”, anche da personalità di spicco della società civile, torna online il nuovo sito della Fondazione dopo un leggero restyling. Da curatore dei contenuti scientifici del sito, inauguro con gioia questa nuova fase con un argomento simbolo della nostra identità — il trapianto di cuore — orgoglio dell’Ospedale Niguarda nella sanità pubblica regionale e nazionale.

Sono da pochi giorni calati i riflettori sul 59° Convegno “Cardiologia 2025” del Cardio Center di Niguarda, organizzato dal Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare “A. De Gasperis” in collaborazione con la Fondazione Angelo De Gasperis ETS. Un’edizione affollatissima, con iscritti e relatori di altissimo profilo e un programma che ha toccato i temi più caldi della cardiologia italiana e internazionale.

Direttori del corso: Fabrizio Oliva (da poco nominato Direttore del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare “A. De Gasperis”) e Claudio Russo (Direttore della Cardiochirurgia di Niguarda)

La sessione inaugurale: 40 anni dal primo trapianto di cuore a Niguarda (1985–2025)

Tra i momenti più attesi del Convegno, la sessione speciale di quest’anno dedicata ai 40 anni dal primo trapianto di cuore a Niguarda. La tavola rotonda, condotta dal giornalista medico Federico Mereta, ha intrecciato storia, scienza e umanità.

Sul palco, dopo l’introduzione di Andrea Garascia, attuale Direttore della Cardiologia 2 – Insufficienza Cardiaca e Trapianti, sono intervenuti:

  • Massimo Cardillo, alla guida del Nord Italia Transplant Program (NITp), che ha ripercorso le difficoltà organizzative e culturali dell’avvio del programma trapianti in Italia e l’importanza di una solida rete per la donazione di organi.
  • Edoardo Gronda, che ha raccontato come iniziò a occuparsi di trapianto quando a Niguarda ancora non si eseguivano, la nascita della cardiologia dei trapianti a Niguarda e il passaggio di testimone di quella scuola clinica, poi guidata da Maria Frigerio.
  • Maria Frigerio, già responsabile della cardiologia dei trapianti a Niguarda, che ha portato il punto di vista della medicina narrativa: “curare i pazienti uno per uno”, quando linee guida e casistica erano ancora embrionali — una personalizzazione reale, prima ancora delle “-omiche”.
  • Mario Merli, che ha descritto il punto di vista dell’anestesia-rianimazione nei primi anni: protocolli condivisi, addestramento dell’équipe, gestione dell’insufficienza ventricolare destra e le sfide del prelievo d’organo.
  • Corrado Taglieri, cardiochirurgo presente al primo trapianto a Niguarda al tavolo operatorio con il Prof. Pellegrini, che ha rievocato la preparazione chirurgica su modelli sperimentali, l’organizzazione delle équipe dedicate e i primi passi della conservazione e del trasporto del cuore.
  • “Viaggiamo sulle spalle di giganti” – ha ricordato Claudio Russo, ringraziando i maestri che hanno aperto la strada e sottolineando il valore del lavoro di squadra.

Le testimonianze di due pazienti trapiantate, Maria e Raffaella, hanno dato voce al significato concreto del trapianto: non solo anni alla vita, ma vita agli anni — lavoro, famiglia, progetti, qualità di vita.

Sguardo al presente e al futuro: la lectio di Gerosa e il racconto di Montgomery

La lectio magistralis del Prof. Gino Gerosa (Padova) ha offerto una panoramica aggiornata sul trapianto di cuore in Italia, con focus sul cDCD (donatore a cuore non battente) e sulle tecniche di perfusione normotermica per la preservazione d’organo: strumenti che ampliano la platea dei donatori e migliorano gli esiti.

A seguire, la lectio del Prof. Robert Montgomery (NYU Langone, New York) ha intrecciato biografia e scienza: la sua esperienza personale con cardiomiopatia familiare e trapianto di cuore, lo sguardo da chirurgo dei trapianti di rene e da leader nello xenotrapianto. Un invito a coniugare innovazione, etica e responsabilità.

Perché questa storia riguarda tutti

  • Salute pubblica – La donazione di organi salva vite. Informazione corretta e fiducia nel sistema riducono le opposizioni e aumentano le opportunità di trapianto.
  • Innovazione responsabile – cDCD, perfusione normotermica, assistenza ventricolare: la tecnologia è efficace quando guidata dai bisogni del paziente-
  • Umanità al centro – La buona medicina nasce dall’incontro tra competenza e ascolto: le storie dei pazienti ce lo ricordano meglio di qualsiasi grafico.

La missione della Fondazione De Gasperis

La Fondazione sostiene ricerca, formazione, tecnologie e accoglienza per pazienti e famiglie. È grazie ai donatori se Niguarda resta un riferimento nazionale per insufficienza cardiaca avanzata, trapianto e cardiochirurgia. Ogni contributo si traduce in più cure e più futuro.

Vuoi essere parte di questa storia? Sostieni i nostri progetti con una donazione: insieme trasformiamo l’innovazione in vite salvate.

Cosa ci portiamo a casa (in 60 secondi)

  • 40 anni di trapianto a Niguarda: dai pionieri alle équipe strutturate.
  • Donazione & organizzazione: rete, protocolli e informazione pubblica fanno la differenza.
  • Nuove frontiere: cDCD e perfusione normotermica ampliano i cuori disponibili e migliorano gli esiti.
  • Persone prima dei pazienti: la qualità di vita è un obiettivo tanto quanto la sopravvivenza.