Viaggiare? Sì, se…
Posto che l’opportunità di affrontare un viaggio varia da persona a persona, se “ci sentiamo bene” e abbiamo una patologia cardiovascolare stabile e sotto controllo, in linea di massima possiamo andare in vacanza con serenità, anche se abbiamo valvole cardiache artificiali, pacemaker o defibrillatori.
In ogni caso, chiediamo al medico se è il caso di compiere un viaggio o se è consigliabile rimandarlo, e quanto tempo dopo un eventuale evento o un intervento è opportuno metterci in movimento.
Inoltre, se, nel periodo che precede la partenza, disturbi che già abbiamo aumentano di intensità o durano più del solito, se avvertiamo nuovi disturbi o se compaiono nuovi sintomi, a maggior ragione parliamone con il medico: ci dirà se è il caso di fare accertamenti e, eventualmente, sospendere o rinviare la partenza.
Pianificare il viaggio e il soggiorno
Perché anche per noi cardiopatici viaggiare sia un momento piacevole e un’occasione per rilassarci e ricaricare le batterie, ci sono alcune cose da fare “prima” di partire. A cominciare dalla progettazione e pianificazione del viaggio.
Ecco alcuni consigli:
- privilegiamo Paesi e zone a clima temperato e altitudini non troppo elevate. Evitiamo, al contrario, climi umidi tropicali e temperature troppo calde e troppo fredde, così come la permanenza ad altitudini troppo elevate. Nella scelta della nostra meta, prendiamo in considerazione anche la qualità dell'assistenza sanitaria locale;
- verifichiamo con il nostro medico se la destinazione che pensiamo di raggiungere e il tipo di vacanza che abbiamo in mente sono adatti alle nostre condizioni. Se per la nostra destinazione sono previste particolari vaccinazioni o profilassi, parliamone con il medico con largo anticipo rispetto alla partenza;
- scegliamo di soggiornare in strutture e alloggi facili da raggiungere e da cui sia comodo raggiungere luoghi e attività che ci interessano (ristoranti, attività culturali e ricreative ecc.);
- se scegliamo un viaggio organizzato, verifichiamo che l’intensità del programma (tipo di destinazioni, orari, quantità e modalità degli spostamenti, attività previste ecc.) siano compatibili con le nostre condizioni di salute;
- se ci organizziamo da soli, prevediamo pause e “tempi cuscinetto” tra un’attività e l’altra;
- se viaggiamo all’estero, prima di partire procuriamoci i numeri di emergenza locali e informiamoci sulle modalità per usufruire dell’assistenza sanitaria in caso di necessità;
- se viaggiamo in treno, autobus e aereo, prenotiamo se possibile posti lungo il corridoio per avere l’opportunità di distendere le gambe.
Cosa portare con noi: farmaci, dispositivi, documenti…
I farmaci
Partiamo dai farmaci per il cuore. A questo proposito:
- portiamo con noi abbastanza farmaci per tutta la durata prevista della vacanza e per qualche giorno in più, nell’eventualità di ritardi o altri inconvenienti. Portiamo anche i foglietti illustrativi;
- al di là dei medicinali specifici per le nostre patologie cardiovascolari, chiediamo al medico di suggerirci quali farmaci compatibili con le nostre medicine inserire nella “farmacia da viaggio”;
- per trasportare i medicinali liquidi in aereo:
- mettiamo i farmaci nel bagaglio a mano. Per i medicinali solidi, non ci sono restrizioni;
- per trasportare nel bagaglio a mano medicinali liquidi, in crema o gel, utilizziamo contenitori che non superino i 100 ml e riponiamoli insieme al foglietto illustrativo e alla prescrizione medica in una busta trasparente e richiudibile, da mostrare durante i controlli;
- portiamo con noi il foglietto illustrativo e la prescrizione medica anche se siamo in terapia con farmaci salvavita.
- portiamo con noi un elenco aggiornato di tutti i farmaci che prendiamo, con l’indicazione delle dosi e (se viaggiamo all’estero) del principio attivo. Annotiamo anche eventuali allergie;
- se viaggiamo in Paesi extra UE, verifichiamo con l’ambasciata o il consolato in Italia se il Paese di destinazione adotta restrizioni sull’ingresso di medicinali;
- rileggiamo i consigli dell’Agenzia Italiana del Farmaco sulla conservazione corretta dei medicinali.
I dispositivi
Un altro fattore di cui tenere conto nella preparazione del viaggio sono i dispositivi per il cuore:
- se dobbiamo viaggiare con un dispositivo come un defibrillatore o un pacemaker, controlliamone prima il corretto funzionamento, specie in vista di viaggi aerei di lunga durata;
- ricordiamo di portare con noi il tesserino identificativo del dispositivo.
Informazioni, documenti e assicurazioni
Portiamo con noi la Tessera Sanitaria che vale anche come Tessera Europea di Assicurazione Malattia, utile per ricevere assistenza nei Paesi dell’Unione europea.
Portiamo con noi i riferimenti (numeri di telefono, indirizzi mail…) del nostro medico di base, di eventuali specialisti che ci seguono e di persone che non viaggiano con noi (familiari, amici…) e che possano all’occorrenza aiutarci a distanza.
Prima di partire, chiediamo inoltre al nostro medico se è opportuno che portiamo con noi anche documenti relativi alle nostre patologie (ad esempio, i risultati dell’ultima visita specialistica o di esami recenti).
Verifichiamo che cosa prevedono le nostre prenotazioni in caso di annullamento di viaggi e soggiorni.
Se abbiamo un’assicurazione, verifichiamo cosa prevede per quanto riguarda malattia, cura, degenza, assistenza, trasporto e rimpatrio nel caso di viaggi e soggiorni all’estero. Se non ne abbiamo una, stipuliamola se questo può aggiungere serenità alla nostra vacanza.
Se per il viaggio avremo bisogno di assistenza o dotazioni particolari (sedia a rotelle, apparecchio per ossigeno ecc.), informiamo il vettore – aereo, ferroviario o marittimo – con sufficiente anticipo rispetto alla partenza.