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Alimentazione: La patata

Uno degli alimenti più consumati, ritenuto "sfizioso" dai giovani e comunque sempre gradito agli adulti, è la patata. Precisiamo subito che la patata non appartiene al gruppo delle verdure, bensì a quello dei cereali e quindi va consumata considerato il giusto bilanciamento con pasta e pane. Va, inoltre, sfatato il mito dell'elevato apporto calorico che normalmente si attribuisce alla patate, perché in realtà danno circa un terzo delle calorie del pane: 85 per etto contro 290.

A pochi è nota l'importanza della sua conservazione che deve avvenire in un ambiente fresco, buio, asciutto e ben aerato, onde evitare che l'esposizione al sole la faccia germogliare, nel qual caso non va consumata. Le patate sono ricche di potassio, che previene l'ipertensione, di fibra, di vitamine del gruppo E, antiossidanti, e di minerali che aiutano le coronarie.

Per sfruttare al meglio tutte queste proprietà occorre fare attenzione anche alla modalità di cottura: se si vogliono mangiare bollite si suggerisce di lasciare la buccia per contenere l'inevitabile perdita delle vitamine. La vera tentazione sono, però, le patate fritte, cibo sconsigliato per antonomasia: in effetti richiede una lunga digestione (circa 6 ore), ma se fatte in casa, di tanto in tanto, tutte le fritture non risultano mai troppo grasse, basta stare attenti alla scelta dell'olio. Infatti, vanno eliminati gli oli di semi di soia, mais, girasole, e va utilizzato quello d'oliva; bisogna usarne in abbondanza per garantire croccantezza alle patatine e per ridurre (può sembrare un paradosso, ma è davvero così!) l'assorbimento di grassi da parte dell'alimento; occorre evitare temperature basse (sotto i 170°) o troppo alte (sopra il punto di fumo); infine, non va riutilizzato l'olio per più cotture e si deve asciugare bene il fritto su carta assorbente.

Le patate sono ricche di vitamina C, ma il contenuto della stessa varia all'aumentare del tempo di conservazione: appena colte si aggira intorno ai 30 mg per etto, dopo un anno scende a 10 mg. Le patate americane, più dolci, hanno più zucchero, ma meno amido e sono ricche di betacarotene e vitamina E.

In conclusione, si può dire che oltre ad essere buone e facili da preparare in modi fantasiosi (arrosto, in umido, purea, soufflé,...), le patate possono essere un aiuto per la nostra salute, purché non se ne abusi, ed essendo anche a buon mercato: perché non approfittarne?

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