L’impiego della terapia anticoagulante è molto diffuso e consolidato nella pratica clinica, essendo indicato in diverse condizioni patologiche.
Dopo decenni nei quali il trattamento è stato rappresentato solo da eparine e antagonisti della vitamina K l’avvento dei NOAC (Nuovi Anticoagulanti Orali) ha rappresentato una novità terapeutica rilevante, in ambito cardiovascolare e non. Oltre ad avere un profilo di efficacia e sicurezza almeno pari agli anticoagulanti tradizionali, questi ormai non più nuovi farmaci, semplificano notevolmente la gestione della terapia. Il loro effetto, infatti, è rapido, prevedibile, non è influenzato dal cibo e può essere modificato da un numero limitato di farmaci.
La provata efficacia e i vantaggi dei NOAC ne hanno determinato un utilizzo via via più consistente nelle condizioni dove questo è indicato. Il loro uso vieppiù diffuso, ma d’altra parte l’esperienza ancora breve, rendono necessaria la ripresa e l’approfondimento multidisciplinare dei loro effetti e delle modalità di utilizzo nelle condizioni cliniche differenti che saranno oggetto di questo incontro.
Leggi i contributi di
- Dott. S. Riccobono: Il paziente anziano, "fragile", fibrillante e polipatologico
- Dott. S. Pastori: Il monitoraggio dei Doacs in condizioni di emergenza
- Dott. G. Mostarda: Il Centro TAO: problematiche ematologiche connesse ai DOACs
- Dott. A. Maloberti: Il paziente anziano, fragile, fibrillante e polipatologico - Il ruolo dei DOACS
- Dott. A. Corsini e N. Ferri: I 'non più nuovi' anticoagulanti orali: i DOAC