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La Risonanza magnetica cardiovascolare al Niguarda: Metodica

La risonanza magnetica e’ una metodica che consente di ottenere immagini simili a quelle della TAC attraverso macchine che espongono il corpo ad elevati campi magnetici. Nel corso degli ultimi anni sono state sviluppate apparecchiature dedicate al cuore ed allo studio dei vasi. La risonanza magnetica consente di concentrare in se’ le informazioni ottenibili da numerose altre metodiche come:
• Ecocardiografia
• Scintigrafia perfusionale miocardica
• TAC
• Angiografia
• Coronarografia
• Prova da sforzo

L’esame viene eseguito posizionando il paziente dentro il magnete previa compilazione di un questionario che ha lo scopo di accertare la presenza di eventuali controindicazioni all’esame e l’accurata eliminazione di tutti gli oggetti ferromagnetici (chiavi, penne, orologio, anelli, piercing, carte di credito, portamonete ecc.). Non costituiscono controindicazione gli stent intracoronarici, i punti metallici sternali, le protesi meccaniche valvolari.
Le uniche controindicazioni assolute sono rappresentate dalle clip vascolari cerebrali, dai pace-maker, dagli impianti otovestibolari (protesi acustiche).

Prima dell’accesso alla sala del magnete si viene informati circa le modalita’ di svolgimento dell’esame che in genere prevedono fasi di acquisizione delle immagini in cui e’ necessario restare fermi in espirazione forzata per breve tempo. Per evitare i fastidi provocati dal rumore della macchina il paziente viene fornito di cuffia attraverso la quale e’ possibile ascoltare musica e rimanere in contatto con gli operatori durante l’esame. Il tracciato ECG e la pressione arteriosa vengono controllati attraverso speciali sistemi di monitoraggio.

In caso di test farmacologico con dobutamina o dipiridamolo/adenosina, viene inserita una cannula venosa connessa ad una speciale pompa di infusione per l’iniezione del farmaco.

La risonanza magnetica ha numerose applicazioni perche’ consente di ottenere informazioni sulla anatomia del cuore (caratteristiche delle pareti del cuore, della valvole e dei vasi), sul movimento delle pareti, dei vasi e delle valvole, sulla misura dei flussi di sangue attraverso le valvole ed i vasi, sullo stato delle arterie coronariche che portano sangue al muscolo cardiaco, sullo stato dei by-pass aortocoronarici nei pazienti operati.

Nei pazienti affetti da cardiopatie congenite consente di controllare nel tempo l’efficacia degli interventi di riparazione.
Nei soggetti sani consente di valutare la presenza di aterosclerosi nei vasi periferici (carotidi o vasi dell’addome e delle gambe) e di predire accuratamente il grado di estensione della malattia aterosclerotica, cosi’ come di controllare nel tempo l’efficacia delle terapie in atto (statine contro il colesterolo, farmaci contro l’ipertensione).

Nel nostro Dipartimento la Risonanza Magnetica e’ in fase di acquisizione e sara’ disponibile a partire dal 2005.


Autore: Alberto Roghi