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Il monitoraggio dei Doacs in condizioni di emergenza

La tromboprofilassi con gli antagonisti della vitamina K riduce il rischio di rischio tromboembolico del 64%,1 ma questo effetto positivo è parzialmente oscurato dal tasso di complicanze di sanguinamento maggiore che è dell’1,2-1,5% all’anno nell’ambito dei trial clinici ma che raggiunge anche il 6,5% nella pratica clinica corrente.2

 

 

effetti anticoagulanti diretti

L’introduzione dei farmaci anticoagulanti diretti è stata dunque vista come una possibilità per attuare la tromboprofilassi con minori rischi . Nella maggior parte dei casi i farmaci vengono prescritti a dosi ben definite e senza la necessità di monitoraggio. L’uso dei DOACs riduce ma non elimina la necessità di ricorrere alla misura della anticoagulazione che rimane un passaggio importante ni alcuni casi specifici: prima di un intervento chirurgico o di un trattamento invasivo, se si sospetta un sovradosaggio e in caso di deterioramento della funzionalità renale.

 

Ciò è realizzabile in due modalità: attraverso un test che dia una informazione di tipo “qualitativo” (PT o aPTT) che consenta di valutare se il paziente possa essere sovradosato, normodosato o sottodosato, o attraverso il dosaggio diretto del farmaco. Se da un lato i test qualitativi hanno il vantaggio di essere tra i test richiedibili da un pronto soccorso o da un reparto di emergenza, dall’altro sono test che possono essere inficiati dall’assunzione dei DOACs, e la presenza di risultati anomali potrebbe portare il clinico ignaro e/o inesperto ad errate conclusioni.

 

Pertanto in condizioni di emergenza/urgenza vanno tenute presenti le seguenti informazioni , nel caso il paziente sia in trattamento con DOACs:

  • Conoscere l’effetto del farmaco sulla cascata coagulativa, e di conseguenza il tipo di alterazione inducibile/indotta sul test di laboratorio.
  • Aver presenti le caratteristiche farmaco-cinetiche del farmaco e farmaco-dinamiche (il tipo di assorbimento [rapido o lento], la biodisponibilità del farmaco, la modalità di eliminazione dello stesso e le modalità di somministrazione [se monodose o in più dosi giornaliere] etc...)

 

Certamente , come per la valutazione di efficacia degli antagonisti della vitamina K c’è ancora molto da fare, soprattutto nell’inquadramento dei range terapeutici al picco di somministrazione e allo Steady State. Siamo ancora agli inizi.

 

 

 

Dott. Stefano Pastori

L'approccio integrato e multidisciplinare alla terapia con i DOACs per la gestione ottimale del paziente

(Milano, 23 Marzo 2018)

05/01/2019