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Esercizio fisico e riabilitazione nella prevenzione cardiovascolare

È chiamata polipill una pillola che contiene un insieme di farmaci attivi sul rischio cardiovascolare: l’esercizio fisico è una sorta di polipill naturale e fisiologica.

 

Praticato regolarmente, può modificare favorevolmente molti fattori di rischio cardiovascolare:

 

  • la riduzione della pressione arteriosa (PA) può arrivare a valori analoghi a quelli di una monoterapia farmacologica di prima linea e anche la frequenza cardiaca si riduce;
  • l’assetto lipidico migliora: aumentano le frazioni HDL (colesterolo  “spazzino”) e si riducono le frazioni più aterogene delle LDL;
  • nell’obeso, il solo esercizio fisico non produce un calo di peso significativo, ma incide particolarmente sulla componente viscerale, più pericolosa, e riduce la resistenza all’azione dell’insulina, tipica dell’obesità; inoltre è l’unico mezzo per dimagrire bene, perdendo solo la massa grassa e non quella magra dei muscoli;
  • migliorano la funzione e l’elasticità delle arterie, particolarmente rilevanti nelle età più avanzate;
  • nel diabetico, migliora e stabilizza il controllo della glicemia;
  • test specifici hanno dimostrato il suo effetto antidepressivo; in uno studio è risultato sovrapponibile a quello di un farmaco utilizzato in clinica.

 

In genere si consiglia un livello “moderato” di attività fisica, equivalente per la maggioranza degli Autori a 4-6 MET (camminare a 4-6 km/h, pe dalare a 1 2-15 km/h, salire 2-3 piani di scale, rastrellare il giardino, sciare in discesa su percorsi di medio impegno, nuotare a rana, palleggiare a tennis, trasportare pesi fino a 10-12 kg…).

 

Sforzi di en tità maggiore sono definiti di intensità “vigorosa” (corsa dai 7 km/h in su, nuoto a stile libero, tennis singolo, sci di f ondo…). Sono raccomandati almeno 150 minuti/settimana di esercizio moderato o almeno 75 minuti/settimana di esercizio più intenso; i tempi possono essere frazionati, ma ogni singola seduta non dovrebbe durare meno di 10-15 minuti.


L’esercizio fisico è anche una componente chiave, anche se non l’unica, della prevenzione secondaria (cioè rivolta a soggetti che hanno già sperimentato un evento cardiovascolare) propria della cardiologia riabilitativa.


La cardiologia riabilitativa è un processo multifattoriale: oltre all’esercizio fisico, comprende l’assistenza clinico-terapeutica, la diagnostica strumentale e la componente educazionale e del counselling verso il paziente.

 

Nel De Gasperis Cardio Center dell’Ospedale Niguarda il percorso cardioriabilitativo viene svolto in regime ambulatoriale MAC (Macroattività Ambulatoriale Complessa) che per il paziente prevede
un impegno giornaliero di circa 2-3 ore nella mattina, mentre per il resto della giornata può mantenere le proprie abitudini domestiche e lavorative.


L’attività è svolta in equipe dal cardiologo (coordinatore), infermiere, fisioterapista, dietologo, dietista e psicologo, oltre a eventuali altri consulenti specialisti. L’obiettivo generale dell’intervento
riabilitativo è indirizzare e motivare il paziente a un modificato e più favorevole stile di vita, attraverso:

 

  • un’informazione corretta sulle malattie cardiovascolari, con particolare enfasi sul ruolo dei cosiddetti fattori di rischio cardiovascolare e sui possibili interventi correttivi;
  • un’attività fisica e motoria regolare e adeguata;
  • la correzione delle abitudini alimentari;
  • un atteggiamento più consapevole e positivo rispetto ai problemi cardiovascolari e una migliore gestione dello stress.
04/04/2018