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50 anni fa il primo impianto in Italia di protesi valvolare mitralica, e oggi ...

Ada Scarpa - primo intervento protesi valvolare mitralicaIl 25 settembre del 1963, presso la divisione di Cardiochirurgia dell’Ospedale Niguarda, veniva eseguito con successo dalla equipe diretta dal prof. Renato Donatelli il primo impianto in Italia di una protesi valvolare mitralica.

 

La paziente AS, di anni 43, era stata ricoverata qualche giorno prima nella Divisione di Cardiologia, diretta dal prof. Rovelli, in condizione di scompenso cardiaco a causa di una malattia mitralica di origine reumatica, nonostante fosse stata già sottoposta alcuni anni prima ad intervento di commissurolisi a cuore chiuso, in altra sede.

 

L’operazione cominciò alle ore 8.30 con l’induzione dell’anestesia gestita dal dr Toso. Durante l’intervento, durato circa 10 ore, il prof. Donatelli, vista l’impossibilità di procedere ad ulteriore riparazione della valvola nativa, impiantò una protesi modello Starr, a biglia oscillante. La notizia fu divulgata solo il 4 ottobre, dopo la dimissione della paziente dalla terapia intensiva in condizioni di compenso.

 

 

Una settimana dopo il primo intervento, il prof. Donatelli operò con successo un’altra giovane donna bresciana, sostituendo anche in questo caso la valvola mitralica con una protesi artificiale.

Era cominciata in Italia l’era della chirurgia valvolare.

 

Dal quel lontano 1963 migliaia di pazienti sono stati sottoposti nel dipartimento De Gasperis ad un intervento di chirurgia valvolare.

 

 

 

Nel corso degli anni i miglioramenti tecnologici, le nuove tecniche operatorie e la solida esperienza chirurgica hanno permesso di costante ma inarrestabile miglioramento di risultati.

 

Dopo oltre cinquant’anni di chirurgia valvolare, il centro De Gasperis vanta i migliori risultati in Italia, come certificato dal Ministero della Salute sulla base dei dati AGENAS.

 

Oggi a Niguarda è possibile eseguire interventi non solo di sostituzione ma molto più frequentemente di riparazione valvolare; la riparazione della valvola nativa, sia mitralica, aortica e tricuspidale, con tecniche estremamente raffinate, è l’obiettivo principale della nostra pratica quotidiana, offrendo al paziente i migliori risultati immediati e a distanza.

 

Il sempre più frequente ricorso a tecniche mininvasive, con incisioni di pochi centimetri, è in grado di ridurre il trauma del paziente, favorire un più rapido recupero postoperatorio e garantire un buon risultato estetico, senza per questo compromettere la qualità dell’intervento valvolare.

 

La disponibilità di protesi transcatetere (TAVI)ha infine offerto la possibilità di essere curati a quei pazienti che non possono essere trattati con procedure chirurgiche tradizionali a causa di età avanzata o di gravi malattie associate che rendono proibitivo il rischio chirurgico.

 

Dopo la nostra lunghissima esperienza, nel Centro De Gasperis è possibile trattare oggi tutte le malattie valvolari in tutti pazienti con risultati di eccellenza e con rischi ridottissimi.

 

 

Claudio Russo - cardiochirurgo MilanoDott. Claudio Russo

Direttore SC Cardiochirurgia

Dip. Cardiotoracovascolare

 

10/03/2017