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Fattori di Rischio

Approfonditi studi medico-scientifici hanno ormai accertato l'esistenza di determinati fattori di rischio cardiovascolare, riconosciuti responsabili di diversi problemi, tra i quali la malattia coronarica:

Familiarità: Tendenza della patologia cardiaca ischemica (infarto o angina) a ripresentarsi in generazioni successive.

È uno dei fattori di rischio più importanti, ma se è vero che non è in concreto possibile incidere sul proprio corredo genetico, è ugualmente importante conoscere questa predisposizione ed essere coscienti della necessità di affrontare con maggiore impegno la battaglia contro gli altri "fattori di rischio" modificabili grazie alla buona volontà e all'impegno costante.

Fumo: Non fumare!!!

L'influenza nociva del fumo sulle arterie è indubitabile, senza contare gli effetti dannosi dello stesso anche su altri distretti dell'organismo (polmoni, stomaco, vescica, ecc.).

Non esiste un numero minimo di sigarette considerato tollerabile o innocuo, inoltre la psicologia del fumatore, di qualunque fumatore, porta rapidamente e inesorabilmente a riprendere lo stesso ritmo e la stessa quantità di sigarette fumate prima di una malattia.

Anche chi si propone di ricominciare "solo" con una o due sigarette formula un buon proposito destinato al fallimento.

Pressione arteriosa: Bisogna controllare spesso la PA, e se tende ad elevarsi o a restare elevata, è necessario ricorrere al medico.
Il controllo parte da semplici regole igienico-dietetiche, come la netta riduzione del sale da cucina assunto con i cibi, e la moderazione dell'alcol, per poi eventualmente passare, se indispensabile, alla terapia con farmaci adeguati, secondo quanto prescriverà il medico o il cardiologo.

Bisogna ricordare che non esistono terapie che "guariscono" la malattia della pressione alta, ma solo terapie capaci di contenerne i valori entro limiti accettabili.

Non interrompere la terapia per conto proprio!

Diabete: Va curato con la massima attenzione e la massima efficacia.

Il diabete rovina le arterie in generale e le coronarie in particolare, tanto più quando è trascurato.

Il diabete lavora in silenzio, ma i danni che provoca, non solo al cuore, possono essere clamorosi e importanti.

ColesteroloAvere alti livelli di colesterolo nel sangue, comporta il deposito di questa sostanza (placca) sulle pareti delle arterie e la conseguente riduzione del lume - passaggio di sangue ossigenato.

Esistono numerosi efficaci farmaci che permettono di controllare e ridurre il livello del colesterolo nel sangue, ma nessuna cura potrà essere sufficiente se non accompagnata da una dieta rigorosa e attentamente studiata per le proprie esigenze.

Non si tratta di rinunciare a tutto quanto c'è di più gustoso sulla tavola, ma bisogna avere le idee chiare su cosa è necessario evitare, su cosa è consentito in modica quantità e su cosa è concesso liberamente.

Peso corporeo
Il peso forma evita al cuore di sprecare preziose energie costringendolo a nutrire vaste masse di tessuto inutile e superfluo, come il tessuto adiposo.

L'obesità comporta un superlavoro per il cuore, tanto più dopo un infarto!

Stress
La vita di tutti i giorni ci obbliga ad un'attività frenetica, con mpegni che ci costringono a una continua tensione fisica e psicologica.

Un continuo logorio comporta l'innalzamento della PA; le arrabbiature inducono tachicardia, e uno stato ansioso di fondo che lentamente, ma progressivamente, mina il nostro cuore.
Non è necessario staccarsi da tutto e da tutti, basta imparare ad essere meno coinvolti dal ritmo della vita di tutti i giorni, riuscire a sovvertire la nostra scala di valori e di priorità, cercando di ottemperare agli impegni con maggior serenità, sdrammatizzando le difficoltà, così da raggiungere migliori risultati senza sprecare troppe energie nervose.