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Difetto del setto interatriale

Anatomia e fisiologia normale del cuore
Il sangue venoso che proviene dal circolo sistemico raggiunge il cuore attraverso le due vene cave che sboccano nell’atrio destro. Da questo, attraverso la valvola tricuspide, il sangue riempie il ventricolo destro, che pompa il sangue nell’arteria polmonare verso il circolo polmonare, dove il sangue può scambiare i gas in esso disciolti e quindi ossigenarsi. Dai polmoni il sangue ritorna al cuore, attraverso le vene polmonari nell’atrio sinistro, supera la valvola mitrale per riempire il ventricolo sinistro che dovrà spingerlo nell’aorta, verso la circolazione sistemica e quindi verso organi come il cuore stesso, il cervello, il fegato, i reni ecc. ecc.

Descrizione e fisiopatologia
Il difetto interatriale è la formazione incompleta della parete che separa l’atrio destro dall’atrio sinistro. Provoca un mescolamento del sangue venoso di provenienza polmonare (ossigenato) con quello di provenienza sistemica (povero in ossigeno). La direzione del passaggio di sangue (SHUNT) è da sinistra verso destra, a causa dei rapporti pressori e dei valori di resistenza vascolare diversi tra i due circuiti. L’effetto è di sovraccaricare in modo eccessivo il circolo polmonare. Questo sovraccarico di volume ematico non produce immediatamente danni alla struttura vascolare polmonare, ma, con il tempo, le arterie polmonari modificano irreversibilmente la loro struttura (vasculopatia polmonare), rendendo inoperabile il difetto. Questo generalmente accade dopo i cinquanta anni di vita.

Sintomi
Assenti in età pediatrica o giovanile. Tardivamente alterazioni del ritmo cardiaco e dispnea da sforzo.

Esami da effettuare
La scoperta della malattia è in genere occasionale: durante una visita pediatrica o di medicina dello sport viene riscontrato un soffio cardiaco. La visita specialistica del cardiologo pediatra, corredata da un elettrocardiogramma ed un ecocardiogramma permette di porre la diagnosi con certezza e di decidere sull’indicazione alla chiusura del difetto interatriale.

Trattamenti e risultati
Il trattamento è chirurgico, oppure interventistico, perché è possibile chiudere la maggioranza dei difetti del setto interatriale in sala di emodinamica con procedure percutanee. E’ comunque sempre previsto un ricovero ed i risultati sono definitivi.


Autore: Francesco Santoro